Nell’ambito dell’esercitazione MESIMEX il Volontariato è chiamato a svolgere molteplici funzioni di grande rilievo, in conformità al ruolo di struttura operativa del Sistema nazionale di protezione civile previsto dall’art. 11 della legge 225/92.
Le componenti del Volontariato affiancheranno il Dipartimento e le istituzioni regionali durante l’esercitazione, fornendo un contributo essenziale ai fini della riuscita alle operazioni. Le organizzazioni di Volontariato a carattere nazionale si occuperanno dell’allestimento di un’area logistica a supporto del sistema locale di protezione civile per fronteggiare le esigenze di assistenza alla popolazione o di natura tecnica che dovessero manifestarsi durante le fasi dell’emergenza. In particolare in questa area verranno installate strutture campali (tende, cucina e mensa), una segreteria di coordinamento delle squadre dei volontari, un Posto Medico Avanzato (PMA) e tutte le necessarie strutture di supporto ai comuni (Socio-sanitarie, telecomunicazioni di emergenza, salvaguardia dei beni culturali ed altro).
Le organizzazioni di Volontariato locali, integrate con le risorse del Volontariato nazionale, saranno incaricate di fornire assistenza alla popolazione nelle fasi critiche dell’evacuazione fino alle Aree di Partenza, zone di raccolta della cittadinanza evacuata individuate dai singoli Comuni dove sarà presente un presidio sanitario.
Da queste aree con il supporto dei volontari e, ove necessario, con l’ausilio di mezzi speciali di trasporto, la popolazione sarà trasferita verso i check-point, 6 aree allestite dalle Regioni in ottemperanza al gemellaggio dei comuni vesuviani con le Regioni italiane previsto dal Piano nazionale Vesuvio.
I check point si trovano al di fuori della zona rossa vesuviana in territori sicuri rispetto allo scenario dell’esercitazione e garantiranno la prima assistenza alla popolazione evacuata.