indietro

Relazione EUROSOT 2005
esercitazione europea di Protezione Civile in Sicilia

Siracusa, Racusa e Catania


Nei giorni 13-14-15 e 16 ottobre abbiamo partecipato, come colonna Toscana, all’esercitazione Eurosot 2005. La colonna era composta da tre Volontari dell’Ass.ne Radio Club Città di Lucca, due della Cb 27 di Pisa, uno del Torrione di Piombino, due del Palio di Siena, due del Grifone di Grosseto e tre della Radio Follonica 27 CB/OM e da sei mezzi. Dopo il ritrovo  fissato a sud di Grosseto nel primo pomeriggio del 12 abbiamo raggiunto Napoli attorno alle 18, 00 e subito abbiamo constatato la mancanza dell’assistenza radio sul canale 9 assicurata dalla struttura locale. Raggiunto ed effettuato l’imbarco, altra sorpresa nell’assegnazione delle cabine in quanto queste risultavano tutte assegnate. I primi arrivati si erano accomodati come meglio ritenevano con il risultato che nessuno sapeva se queste erano occupate dai quattro volontari previsti o semplicemente da uno o due come poi emerso. Contattato il De Felice, incaricato della assegnazione, si apprendeva che ciò era dovuto al fatto che altri componenti il gruppo e appartenenti ad altre Associazioni, precisamente all’ARI, avevano ritirate la quasi totalità delle chiavi distribuendole a loro discrezione e successivamente abbandonando su di un tavolo quelle rimaste. Riuscivo ugualmente a recepire tre cabine nelle quali sistemavo i toscani. Bisogna evidenziare che una tale gestione, con una disponibilità ampiamente superiore alle reali necessità, ha costretto alcuni nostri volontari ( vedi Como) a pernottare sul ponte. Chiedendo anche chiarimenti sulla mancata assistenza radio, mi veniva risposto che questa era terminata alle ore 18,00.
Sbarco nella mattina del 13 a Catania con successivo trasferimento all’area di ammassamento di Nesima, dove con grande stupore veniva notata l’assoluta mancanza di tende. Alla richiesta di chiarimenti fatta dal referente nazionale Celeste la risposta era che queste dovevano essere montate dagli stessi volontari. Malumore quasi generale, però l’evolversi della situazione meteo al peggio, ha convinto tutti della necessità di dotarci di un riparo nel minor tempo possibile. Operazione quasi riuscita entro il mezzo giorno dopodichè ci siamo recati in mensa, gestita dalla Misericordia di Alba come cucina e da quella di Trento come refettorio e logistica, e qui altra sorpresa in quanto ci veniva fornito solamente un piatto di pasta scotto. Alto contatto con il responsabile DPC Massimo La Pietra e ulteriore risposta non felice, il pasto del mezzogiorno, per noi non era previsto. Alla richiesta fattami da Celeste se nel nostro gruppo avevamo volontari per la segreteria segnalavo Stefano Manganelli il quale si è immediatamente posto a disposizione. L’intero pomeriggio, per quanto ci riguarda è trascorso in totale ozio e senza che arrivassero notizie relative alle nostre destinazioni. Gli unici che sapevano quello che dovevano fare erano parte di quelli della colonna Piemonte, che in quanto altamente specializzati dovevano essere utilizzati in attività precedentemente concordate. Nel tardo pomeriggio veniva individuata al campo la Tatangioli, alla quale, vista l’amicizia che ormai ci lega, assieme al Pardini abbiamo segnalato che secondo noi qualche cosa non funzionava in quanto erano ormai diverse ore che si stavano aspettando disposizioni che non arrivavano. La stessa contattava i responsabili TLC del Dipartimento i quali asserivano che nelle riunioni preparatorie alla presenza dei nostri referenti locali erano stati stabiliti luoghi e numeri in cui e con cui avremmo dovuto operare. Dopo poco lo stesso La Pietra chiedeva alla ns. segreteria il perché dell’ immobilismo dei nostri Volontari nonostante le disposizioni che erano state impartite.
In tarda serata , non so portato da chi , è arrivato un documento in cui erano elencati tutti i COM e COC della provincia con a fianco elencato tutto il materiale radio che disponevano, frequenze apparati e quant’altro nonché  l’elenco degli stessi  dove era richiesta la presenza dell’operatore SER. A quel punto è emerso il problema di come raggiungere tali postazioni in quanto non potevamo disporre ne di operatori locali come staffette ne di cartografia idonea. Idea, individuare tutte le destinazioni tramite un programma di cartografia  istallato nel portatile del Manganelli stamparne una copia e consegnarla alle varie squadre in uscita ma ecco un ulteriore problema nella stampante che non funzionava. Su richiesta dello stesso Celeste ho partecipato al briefing serale e successivamente abbiamo riunito i volontari informandoli della situazione emersa  e per cercare di organizzare  l’uscita del 14 mattina.
A questo punto ulteriore nuova sorpresa , il camper adibito a segreteria e sala radio era stato chiuso  e nello stesso erano rimasti gli elenchi delle destinazioni. Veniva deciso di andare tutti a letto rimandando il tutto al giorno successivo. L’indomani dopo aver pazientemente atteso l’arrivo dei locali con le chiavi della segreteria, siamo riusciti ad assegnare le destinazioni, stampare le relative cartine e consegnarle alle squadre in uscita.
Complessivamente siamo riusciti a coprire 10 COM e 20 COC con l’impiego di 60 volontari  su di un totale di 76 provenienti dal continente e ai quali vanno però aggiunti gli 11 di Catania.
Nello specifico:
COM

Squadra

COC

Squadra

Belpasso

2 Jesi

Ragalna

2 Iesi

Fiumefreddo

2 Lucca

Castiglione di Sicilia

1 Lucca + 1 Siena

Calatabiano

2 Follonica

Linguaglossa

1 Follonica+1 Piombino

Piedimonte Etneo

2 Pisa

Motta S.Anastasia

2 Fano

Camporotondo Etneo

2 Fano

S.Pietro Clarenza

2 Fano

Palagonia

2 S.Marco in Lamis

 

 

Ramacca

2 S.Marco in Lamis

 

 

Riposto

2 Lamezia Terme

 

 

S.Giovanni la Punta

2 Napoli

S. Gregorio

2 Napoli

Tremestieri Etnea

2 Ostuni

S.Agata li Batiati

2 Ostuni

Vizzini

2 Foggia

Licodia Eubea

2 Lucera

Mascalucia

2 Vercelli

 

 

Aci Castello

2 Lamezia Terme

Acireale

2 Lamezia Terme

Giarre

2 Lamezia Terme

Gravina di Catania

2 Lamezia Terme

Gramichele

2 Lamezia Terme

Misterbianco

2 Gruppo Piemonte

Paternò

2 Gruppo Piemonte

Raddusa

2 Gruppo Piemonte

Castel di Judica

2 Gruppo Piemonte

Milo

2 Grosseto

 

Sei volontari del Gruppo Piemonte per quanto di mia conoscenza erano distaccati: 2 alla DICOMAC di Fontanarossa, 2 al CCS di Catania e 2 al COM di Acireale.
La segreteria, oltre al Coordinatore Celeste coadiuvato da Scarano, era composta da 1 di Siena, 1 di Lamezia Terme e 1 del Gruppo Piemonte.
Questa la cronistoria del giorno 14 conclusasi con la chiusura della maggior parte dei COC alle ore 20,00 e dei COM alle ore 22,00.
Per il giorno 15 sono state confermate la quasi totalità delle postazioni assegnate il giorno precedente ad eccezione di una che non poteva essere collegata.
Il 16 di buon ora abbiamo provveduto allo smontaggio delle tende quindi come Gruppo Toscana siamo andati in visita sull’Etna. Al successivo imbarco serale per il rientro sono stato incaricato da Celeste della assegnazione delle cabine, compito svolto senza che siano state registrate lamentele sia da parte dei nostri volontari che da quelli delle altre Associazioni,  e senza dover creare alcuna promiscuità fra gruppi tantè che alla fine risultavano non occupate ben 5 cabine.
Complessivamente come colonna Toscana nello specifico, dalle relazioni inviatemi dai vari gruppi vengono evidenziati:

  1. problemi all’imbarco;
  2. difformità di quanto trovato e le informazioni fornite prima della partenza;
  3. scarsa vigilanza all’interno del campo;
  4. mal funzionamento della nostra segreteria;
  5. il non utilizzo dei moduli messaggio;
  6. il non utilizzo della frase ESERCITAZIONE da ripetere tre volte all’inizio e alla fine di ogni QTC;
  7. l’uso del solo canale 9 sia per la chiamata che per il successivo messaggio, senza che questi ultimi, da parte degli operatori presenti nei vari COM, siano stati dirottati su altri canali.

Da parte del Manganelli, impiegato in segreteria, sono emerse diverse difficoltà quali: l’utilizzo di Emerwin, tanto che alla fine dopo ben tre inserimenti ha dovuto ripiegare su semplici tabelle Excel; la quasi totale assenza di materiale di segreteria; nonché  l’ assoluto disinteresse da parte dei nostri volontari di segnalare tutte le uscite ed i rientri al campo onde poter disporre in tempo reale delle effettive presenze di uomini e mezzi. Nella stessa relazione viene evidenziata  una telefonata giunta alla segreteria nella quale venivano chieste spiegazioni circa la mancata presenza di nostri operatori al COC di Mascalucia, nonostante che alla stessa risultasse regolarmente coperta.

Dopo questa breve cronistoria di quanto accaduto, se mi è permesso, e senza voler minimamente criticare l’operato di chi ha dovuto gestire al meglio quello che si è trovato in mano, voglio rimarcare la scarsità di informazioni divulgate prima dell’intervento quantomeno a coloro che avrebbero poi dovuto renderle operative. La pianificazione precedentemente fatta fra i responsabili TLC del Dipartimento ed i nostri rappresentanti locali doveva essere conosciuta dai vari referenti fin nei minimi particolari onde evitare loro di trovarsi in situazioni a dir poco imbarazzanti. E non mi riferisco certo all’averci dovuto montare le tende, operazione alquanto criticata ma secondo me necessaria e giusta in quanto dobbiamo abituarci tutti a fare la nostra parte che non è certamente solo quella di tenere un microfono in mano. Il saper effettuare anche tale operazione credo che alla fine, oltre che a gratificarci personalmente, ci valorizzi  agli occhi degli altri gruppi Non possiamo farci accusare di non rispettare gli impegni precedentemente assunti perché questi non sono a conoscenza di chi poi  gli deve applicare. Non dobbiamo preoccuparci di che programma utilizzare in segreteria, quando la stessa è gestita da altri. Dobbiamo invece accertarci che se intendiamo crearne una interna nostra, questa disponga quantomeno del minimo perchè possa funzionare.
La gestione di 87 volontari, non credo che debba creare grosse difficoltà quando questi collaborano attivamente per risolvere i problemi che di volta in volta si possono incontrare, ma sarà senz’altro diversa se una tale collaborazione va in senso contrario. Il poter disporre di cartografia adeguata del territorio in cui si va ad operare credo che rientri nelle prime necessità ma anche di questa eravamo totalmente sprovvisti. Forse pensavano che fosse come girare nei nostri luoghi di residenza dove ognuno conosce il proprio territorio fin nei minimi particolari. Altra considerazione alla quale gradirei però avere una risposta riguarda i volontari  di una regione che sono intervenuti, non si è capito bene se in veste di turisti o che altro, visto che solo la metà di essi si è resa disponibile a fare ciò per cui eravamo stati chiamati. Posso immaginare quali sarebbero state le valutazioni da parte di chi ci ha attivato se tutti avessimo seguito un tale esempio.
Una valutazione a parte va fatta sull’operato gli amici Sandro e Gualtiero, per i quali rimane immutata la mia considerazione, che grazie alle loro conoscenze sono riusciti a farsi assegnare nei posti di maggior visibilità  alle  dirette dipendenze delle TLC. Voglio ricordare che tutti abbiamo agganci al DPC e non sarebbe per nulla stato difficile utilizzarli a favore di questo o quel volontario. Non credo però che solo il Piemonte disponesse di personale altamente specializzato e che quindi quel gruppo potesse essere tranquillamente integrato con volontari provenienti anche da altre regioni.
Dobbiamo anche segnalare affinché venga riportata a chi di dovere, l’assoluta inadeguatezza dei servizi istallati nell’area di Nesima. Andavano bene i wc chimici posti in numero adeguato ma non certamente le docce poste in due strutture distinte per sesso e nelle quali ognuna contenente 4 wc alla turca adattati con una semplice pedana a doccia e                          con nell’atrio un lavabo di un metro con due rubinetti e senza la possibilità di alcun appoggio e per di più rese utilizzabili solo dopo numerose proteste nel tardo pomeriggio del 13.  Con una pianificazione seria queste problematiche non devono esistere. Altra segnalazione merita il servizio mensa forse non correttamente controllato in quanto il costo convenuto per ciascun pasto fornito è uguale sia per l’Anpas che per la Misericordia quindi non si capisce il perché da una parte si mangi bene e dall’altra male come è successo a noi.
Sperando che queste mie osservazioni siano lette in maniera costruttiva, voglio ringraziare prima di tutto  Raffaele che in alcune fasi ha voluto la mia collaborazione,  gli amici di Fano, che grazie alla loro disponibilità hanno contribuito a rendere più confortevole la nostra tenda, i volontari toscani per la correttezza e professionalità dimostratemi e  TUTTI i volontari vecchi e nuovi ritrovati o conosciuti in questa ulteriore mia esperienza.

Il Vice Presidente Regionale e
Responsabile Colonna Toscana
Franco Festi

indietro